Un gioco mette alla prova la vostra conoscenza sull’Africa

29 maggio 2024

Issa Yerima, è un giovane ricercatore di origine togolese che vive in Italia ed ha inventando un gioco sull’Africa di cui si sta parlando molto in questo periodo.

Si chiama Redizi, è un gioco da tavolo che invita a scoprire l’Africa e a testare la propria conoscenza sul continente: dalla storia alla scienza, dalle ricchezze naturali a quelle artistiche e culturali.

Redizi sta spopolando in rete e in pochi mesi è diventato un “fenomeno”. Questa la nostra intervista a Issa.

Issa come è nata l’idea di Redizi?

L’idea di Redizi ( che in lingua Tem-Kotokoli significa “ci siamo riuniti”) è nata soprattutto per diffondere – attraverso un gioco- la storia, la cultura e l’identità africana come non si trova sui libri.

Sai, appena arrivato in Italia dal Togo alcuni mi chiedevano se il viaggio era stato terribile. Io rispondevo di no, e che il volo era andato benissimo.

Ecco, Redizi vuole contribuire a rompere questi cliché tipici che raccontano di un’ Africa sempre povera o peggio senza una sua propria vera storia, come scriveva erroneamente Friedrich Hegel. Ecco non è affatto così.

Io ho lavorato diversi anni come mediatore culturale e Redizi non è un diversivo ma un segno di continuità, è un bel modo per diffondere la cultura africana; è un progetto di promozione culturale che porta valore al continente.

Pensare, brevettare e poi realizzare praticamente un gioco da tavolo non è facilissimo, ma ce l’abbiamo fatta superando tante difficoltà e non ci saremmo riusciti se avessimo avuto in mente “solo” un gioco.Redizi per ora si è concretizzata in gioco è vero, ma è solo l’inizio di un progetto anche sociale che va ben oltre il piacere di stare insieme e di divertirsi.

 

Come funziona?

E’ semplice, la base è quella di un trivial ma ci sono diversi modi di vincere e soprattutto le domande – anche se non sono sempre facilissime – sono   a risposta chiusa, cioè si va per esclusione. Ma la cosa bella è che le risposte si possono “imparare” attraverso un meccanismo interno al gioco che abbiamo inventato: una volta che ci si sfida lo si scopre in fretta!

Ci sono anche domande sulla Tanzania?

Certo! Basta giocare e spuntano fuori! Ad esempio, pochi sapranno che l’isola di Kilwa che si trova in Tanzania, era stato descritto dal grande esploratore Ibn Battuta come una delle città più belle del mondo, con imponenti palazzi e una grande attenzione all’architettura! E questo, nel lontano 1331!

Ci sono anche delle carte che parlano del famoso parco del Serengeti e della stupenda pietra preziosa Tanzanite.

Hai fatto tutto da solo?

No! Siamo un team con una piccola società registrata. Ci siamo divisi i compiti avvalendoci anche di alcuni professionisti. Chi ha curato una grafica sofisticata, chi ha approfondito le domande, chi ha analizzato lo schema delle risposte, o chi come me ha seguito sia il progetto nel suo insieme che la produzione fisica di Redizi.

Avete avuto dei finanziamenti?

No, nessuno ci ha finanziato: fino ad oggi abbiamo messo tutti soldi di tasca nostra. Ora però per sviluppare Redizi anche in altre lingue come l’inglese, il francese, lo Swahili o anche lo Yoruba; occorre trovare nuova linfa, speriamo di trovare qualcuno che creda in Redizi e capisca le sue potenzialità anche come progetto culturale.

Ad esempio abbiamo già brevettato una app per il telefono legata al gioco e stiamo anche costruendo il relativo sito web. Io sono fiducioso.

 

E chi potrebbero essere le aziende interessate a sviluppare con voi il gioco?

Beh, certo non mancano le aziende italiane che da anni sono tra i protagonisti dell’economia Africana in vari paesi.

Ma pensiamo anche ad aziende europee. In fondo il potenziale mercato di Redizi è immenso. Ma come dicevo non è solo un business, c’è un importante interesse sociale che dura nel tempo.

Altre idee nel cassetto?

Si certo! Abbiamo anche altre iniziative su cui stiamo lavorando ma, tempo al tempo. Per ora siamo tutti concentratissimi sul piccolo, grande Redizi.

 

 

 

Last modified: 29 maggio 2024

Comments are closed.