Malaika in lingua swahili significa “angelo”

2 maggio 2023

Oggi parliamo di Malaika che in lingua swahili significa “angelo”

 

 

Malaika – che si sostiene esclusivamente tramite donazioni liberali – ha accolto negli anni oltre   cinquanta bambini abbandonati, orfani, o che vivevano in gravi in condizioni di disagio familiare nel villaggio di Moshono ad Arusha, nel nord della Tanzania.

I ragazzi fino alla maggiore età sono in tutto e per tutto supportati dalla associazione che garantisce loro una sana alimentazione, cure mediche, una ottima istruzione anche presso scuole private (dalla scuola materna, alla primaria, alla secondaria e, per chi vuole e riesce a continuare, anche all’università) ma, cosa più importante, garantisce quell’ amore (che per mille ragioni) è stato negato ai bambini dalla propria famiglia di origine.

Ogni qual volta  è stato possibile Malaika li accompagna – in accordo con i Servizi Sociali- nel ricongiungimento familiare. Ciò avviene quando la famiglia è in grado di prendersi di nuovo cura del  bambino, oppure nel caso in cui si riescano a individuare e coinvolgere parenti anche lontani tramite attività di “outreach” (ricerca sul campo delle famiglie).

Oltre alla attività di autofinanziamento tramite la produzione di articoli artigianali come le richiestissime candele fatte a mano, la associazione è supportata anche da Malaika Kids a Berlino e da una convinta rete di sostenitori e volontari in tutto il mondo, dagli Stati Uniti a vari Paesi europei all’Australia.

La direttrice Jutta Kassam – fondatrice della casa famiglia nel lontano 2005 -è coadiuvata nella gestione di Malaika da Francesco Tiso, dalla moglie Giulia Leone e da diversi amici che nel tempo non hanno fatto mancare il loro aiuto.  

Nel 2020 Malaika Children’s Friends ha raggiunto l’importante traguardo di ottenere lo status di ‘charitable status’ dal Governo della Tanzania.

 

Chiediamo a Francesco Tiso, (Presidente della casa famiglia Malaika) Quali sono i problemi più grandi che avete dovuto affrontare e che avete risolto?

Nei primi anni dell’iniziativa, nata nel 2005, abbiamo dovuto combattere con la mancanza quasi totale di acqua e di energia elettrica.

Abbiamo fatto alcuni tentativi di scavo di un pozzo ma, a causa della conformazione geologica dell’area in cui si trova Malaika, non abbiamo trovato acqua, oppure si è esaurita in un brevissimo spazio di tempo.

Abbiamo quindi dotato gli edifici che man mano costruivamo di un sistema di recupero dell’acqua piovana dai tetti e di taniche anche sotterranee, che venivano riempite con acqua acquistata dall’esterno.

Per quanto riguarda l’energia elettrica, nei primi undici anni abbiamo dotato ogni edificio di un pannello solare che forniva però energia elettrica appena sufficiente a fornire scarsa illuminazione fintanto che la batteria reggeva. Abbiamo quindi preso la decisione di effettuare un grande investimento, dotando il centro di una pala eolica alla quale sono state agganciate sei grandi batterie di accumulo, e questo ha risolto il problema

 

Ostacoli burocratici?

La difficoltà   che abbiamo dovuto affrontare è stata quella di aspettare anni per ottenere il riconoscimento come “charitable organization”, nonostante da sempre Malaika sia stata in grado di produrre tutta la documentazione richiesta per ottenere tale riconoscimento. L’ottenimento è arrivato soltanto nel 2020, a quindici anni dall’inizio di Malaika

 

Ancora oggi le associazioni di volontariato sono talvolta percepite con una certa diffidenza dal pubblico, e vero?

 

Si, direi onestamente che spesso in passato si sono registrati anche degli abusi nell’utilizzo delle Onlus e per questo il governo ha sempre una certa cautela nel rapporto con le NGO. 

La diffidenza del pubblico esiste in quanto non sempre c’è percezione chiara di quanta parte delle donazioni viene destinata direttamente agli obiettivi dichiarati dalle NGO, la sensazione diventa quella che si perdano risorse lungo il percorso. 

Esistono però NGO che si attengono alla massima trasparenza nel loro operato, ed altre che invece non lo fanno, mentre dovrebbero focalizzarsi di una maggiore trasparenze dei consuntivi di spesa e su una ottimizzazione dei costi.  

Noi, come altri, consegniamo alle diverse autorità competenti i nostri bilanci con anche aggiornamenti trimestrali. Riteniamo molto importante anche raccontare come vengono impiegati i fondi e soprattutto che valore generano: quindi anche se siamo una piccola realtà abbiamo deciso di impegnarci nella redazione del nostro Bilancio Sociale, che a partire da quest’anno si trova sul nostro sito.

 

Quali sono i prossimi obiettivi per il 2023/2024?

Abbiamo due obiettivi per il prossimo futuro, uno contingente e uno strutturale.

L’obiettivo contingente deriva dall’età dei ragazzi e delle ragazze più grandi che risiedono nella casa famiglia. Per la prima volta una decina di loro si sta affacciando al mondo del lavoro, avendo terminato la scuola superiore e quindi dobbiamo accompagnarli in questo passaggio importante sia per loro stessi sia per la società, che fruirà di risorse nuove e scolarizzate.

L’obiettivo strutturale è quello di lavorare affinché sia possibile coprire con autofinanziamento la maggior parte possibile dei costi di gestione del progetto.

Gli sforzi per autofinanziarsi possono in prospettiva anche avere positive ricadute sui ragazzi, creando per loro nuove opportunità di reale impiego per il futuro.

 

Malaika Children’s Friends onlus
Corso Magenta 56 – 20123 Milano
 

Malaika Children’s Friends
P.O. Box 1708 – Arusha (Tanzania)
info@malaika-childrenfriends.org

 

https://dona.malaika-childrenfriends.org/

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Last modified: 2 maggio 2023

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